Cosa sono le ecografie e a cosa servono
Le ecografie rappresentano una delle tecniche di diagnostica per immagini più diffuse, sicure e affidabili in medicina. Questo esame, completamente non invasivo e indolore, sfrutta gli ultrasuoni per produrre immagini in tempo reale degli organi e dei tessuti interni del corpo umano, senza impiego di radiazioni ionizzanti.
Il funzionamento si basa sull’emissione di onde sonore ad alta frequenza da parte di una sonda ecografica, che, attraversando i tessuti, rimbalza in modo diverso a seconda della densità e della composizione di ciascuno di essi. Il computer collegato alla sonda elabora i segnali riflessi e li traduce in immagini visualizzabili su monitor.
Le ecografie vengono impiegate in numerosi contesti clinici: dalla diagnosi di patologie addominali e tiroidee, al controllo cardiaco, fino al monitoraggio della gravidanza.
Grazie alla loro versatilità e sicurezza, le ecografie sono indicate per pazienti di tutte le età, compresi neonati e donne incinte.
Tipologie di ecografie: panoramica completa e approfondita

La gamma di ecografie oggi disponibile è molto vasta, grazie ai progressi tecnologici che hanno permesso di sviluppare apparecchiature sempre più precise e specifiche.
Le diverse tipologie si distinguono in base all’area del corpo indagata e alla tecnica utilizzata. Vediamole nel dettaglio.
1. Ecografia addominale
L’ecografia addominale è una delle più richieste in assoluto, perché permette di esaminare gran parte degli organi interni situati nella cavità addominale.
Con un solo esame si possono valutare:
- Fegato → utile per individuare steatosi epatica (fegato grasso), epatiti, cirrosi o masse.
- Colecisti e vie biliari → per diagnosticare calcoli (litiasi biliare), infiammazioni (colecistiti) o ostruzioni.
- Reni e vie urinarie → per scoprire calcoli, dilatazioni, cisti o tumori renali.
- Pancreas → spesso difficile da visualizzare, ma essenziale per diagnosticare pancreatiti o masse pancreatiche.
- Milza → consente di valutarne dimensioni, forma e presenza di eventuali lesioni.
- Vescica e aorta addominale → per controllare la presenza di aneurismi o anomalie strutturali.
È un esame fondamentale nella medicina preventiva e nel monitoraggio di molte patologie croniche. Si effettua generalmente a digiuno, per ridurre la presenza di gas intestinali che possono interferire con l’immagine.
2. Ecografia pelvica
L’ecografia pelvica consente di analizzare gli organi situati nel bacino, differenziandosi in ecografia pelvica sovrapubica (esterna) ed ecografia endocavitaria (transvaginale o transrettale).
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Nelle donne, l’ecografia pelvica è uno strumento diagnostico essenziale per studiare utero, ovaie e vescica.
Permette di identificare fibromi, polipi endometriali, cisti ovariche, endometriosi e altre patologie ginecologiche.
È molto utile anche nel monitoraggio dell’ovulazione per le donne che cercano una gravidanza.
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Negli uomini, l’ecografia pelvica consente di analizzare prostata e vescica, rilevando ipertrofie prostatiche, infiammazioni, calcoli o neoplasie.
Spesso viene eseguita in combinazione con un Doppler prostatico per valutare il flusso sanguigno locale.
Per garantire immagini chiare, è necessario presentarsi con la vescica piena (bere circa un litro d’acqua un’ora prima dell’esame).
3. Ecografia ostetrica
L’ecografia ostetrica è una delle indagini più delicate e significative nel percorso di una gravidanza. Serve a monitorare la salute e lo sviluppo del feto, la posizione della placenta e la quantità di liquido amniotico.
Si distinguono tre ecografie fondamentali:
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Ecografia del primo trimestre (6ª-13ª settimana):
Conferma la gravidanza, stabilisce l’età gestazionale, rileva il battito cardiaco e identifica eventuali gravidanze gemellari.
È spesso eseguita per via transvaginale, in modo da ottenere immagini più precise nelle fasi iniziali.
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Ecografia morfologica (19ª-22ª settimana):
È la più importante, perché analizza in modo dettagliato la morfologia del feto: cranio, cervello, cuore, reni, arti, colonna vertebrale, polmoni e addome.
Permette di individuare malformazioni strutturali e di valutare la posizione della placenta.
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Ecografia del terzo trimestre (32ª-36ª settimana):
Serve a verificare la crescita fetale, la quantità di liquido amniotico e la posizione del bambino in vista del parto.
L’ecografia ostetrica è un momento molto emozionante per i genitori, perché consente di vedere il proprio bambino in tempo reale. È un esame assolutamente sicuro, sia per la madre che per il feto.
4. Ecografia mammaria
L’ecografia mammaria è un esame diagnostico di grande importanza nella prevenzione del tumore al seno.
Si tratta di una tecnica che utilizza ultrasuoni per esplorare la ghiandola mammaria, individuando eventuali noduli, cisti, formazioni solide o alterazioni sospette.
È particolarmente indicata per:
- Donne giovani con tessuto mammario denso, dove la mammografia può essere meno precisa.
- Controlli di follow-up dopo interventi chirurgici o biopsie.
- Valutazione di secrezioni o dolore localizzato.
L’ecografia mammaria non sostituisce la mammografia, ma la completa: insieme forniscono una visione completa dello stato di salute del seno.
5. Ecografia tiroidea
L’ecografia tiroidea consente di valutare la struttura, le dimensioni e la morfologia della ghiandola tiroidea.
È utile per individuare noduli, infiammazioni (tiroiditi), iperplasia o tumori.
Durante l’esame, il medico può eseguire anche un Doppler tiroideo per analizzare l’afflusso di sangue alla ghiandola, utile per distinguere noduli benigni da sospetti.
L’ecografia tiroidea è spesso associata a esami del sangue (TSH, FT3, FT4, anticorpi tiroidei) e, in caso di noduli sospetti, può guidare una agoaspirazione ecoguidata per l’esame citologico.
6. Ecocardiografia (ecografia del cuore)
L’ecocardiografia è un esame fondamentale in cardiologia. Permette di valutare le strutture e la funzionalità del cuore, inclusi atri, ventricoli, valvole e flussi sanguigni.
Si distinguono diversi tipi di ecocardiografia:
- Ecocardiogramma transtoracico (TTE): il più comune, eseguito appoggiando la sonda sul torace.
- Ecocardiogramma transesofageo (TEE): la sonda viene introdotta nell’esofago per ottenere immagini più nitide delle valvole e delle strutture posteriori.
- Ecocardiografia da stress: valuta la risposta del cuore sotto sforzo fisico o farmacologico.
- Ecocardiografia con mezzo di contrasto: migliora la visibilità di alcune strutture cardiache.
L’esame consente di diagnosticare cardiopatie congenite, insufficienze valvolari, versamenti pericardici e altre patologie cardiovascolari.
7. Ecografia muscolo-scheletrica
L’ecografia muscolo-scheletrica è oggi uno strumento insostituibile in ortopedia, fisiatria e medicina dello sport.
Consente di analizzare muscoli, tendini, legamenti, articolazioni e nervi periferici in tempo reale, anche durante il movimento (ecografia dinamica).
È utile per diagnosticare:
- Lesioni muscolari (stiramenti, strappi, contusioni).
- Tendiniti e borsiti (spalla, ginocchio, gomito).
- Distorsioni articolari e versamenti sinoviali.
- Rotture del tendine d’Achille o della cuffia dei rotatori.
- Sindrome del tunnel carpale e altre neuropatie.
L’ecografia muscolo-scheletrica è veloce, precisa e non richiede alcuna preparazione. È ideale anche per monitorare la guarigione post-traumatica e guidare infiltrazioni o procedure terapeutiche.
8. Ecografia vascolare o Doppler
L’ecografia Doppler (o ecocolordoppler) combina l’imaging ecografico tradizionale con la valutazione del flusso sanguigno.
Permette di studiare arterie e vene, misurando la direzione e la velocità del sangue.
È essenziale per diagnosticare:
- Trombosi venosa profonda (TVP)
- Insufficienza venosa cronica e varici
- Stenosi arteriose
- Aneurismi dell’aorta o delle arterie periferiche
- Ischemie o problemi di circolazione agli arti
L’esame è completamente indolore e consente di valutare l’efficacia di trattamenti chirurgici o farmacologici.
9. Ecografie endocavitarie (transvaginale e transrettale)
Queste ecografie endocavitarie offrono immagini molto più precise rispetto a quelle esterne, perché la sonda viene inserita all’interno del corpo, avvicinandosi agli organi da esaminare.
- Ecografia transvaginale: permette di osservare utero, ovaie, tube e cervice con grande dettaglio. È fondamentale nello studio dell’infertilità femminile e nella diagnosi precoce di patologie ginecologiche.
- Ecografia transrettale: utilizzata soprattutto per studiare la prostata, consente di identificare ipertrofie, infiammazioni o sospetti tumori prostatici.
Entrambe sono procedure sicure e poco fastidiose, che offrono una qualità d’immagine superiore rispetto agli approcci esterni.
Ecografie in gravidanza: sicurezza e controllo fetale

Le ecografie in gravidanza hanno rivoluzionato la medicina perinatale.
Oltre alle tre principali (primo, secondo e terzo trimestre), esistono anche ecografie di screening avanzate come:
- Ecografia con flussimetria Doppler, che analizza la circolazione fetale e placentare.
- Ecografia 3D e 4D, che fornisce immagini tridimensionali del volto e dei movimenti fetali, con finalità sia mediche che emotive.
Tutte le ecografie in gravidanza sono sicure e non espongono madre o bambino ad alcun rischio.
Preparazione alle ecografie: come garantire la massima accuratezza
La preparazione all’ecografia varia in base alla zona da esaminare, ma segue sempre alcune regole generali:
- Evitare cibi che producono gas intestinali (legumi, bevande gassate, verdure crude).
- Indossare abiti comodi e facilmente removibili.
- Portare con sé referti o immagini di eventuali ecografie precedenti.
Un’adeguata preparazione consente di ottenere immagini più nitide e referti più precisi, riducendo la necessità di ripetere l’esame.
Interpretazione dei risultati delle ecografie
Il referto ecografico riporta le osservazioni del medico radiologo o ecografista.
Il linguaggio tecnico può includere descrizioni di:
- Ecogenicità (quanto un tessuto riflette gli ultrasuoni)
- Morfologia e dimensioni degli organi
- Presenza di lesioni, masse o alterazioni strutturali
- Flussi sanguigni (nelle ecografie Doppler)
Il medico curante interpreta il referto alla luce della storia clinica del paziente, dei sintomi e degli altri esami diagnostici, per formulare la diagnosi definitiva.
Falsi miti sulle ecografie: verità e chiarezza
Tra i più comuni falsi miti sulle ecografie troviamo:
- “Le ecografie fanno male” → Falso. Sono completamente indolori.
- “Emettono radiazioni” → Falso. Gli ultrasuoni sono innocui.
- “Vedo tutto con una sola ecografia” → Falso. Ogni ecografia è mirata a specifici organi.
- “Non serve preparazione” → Falso. Alcune ecografie richiedono digiuno o vescica piena.
- “Non servono se sto bene” → Falso. Sono strumenti preventivi fondamentali.
Domande frequenti sulle ecografie
1. Quante ecografie si possono fare in un anno?
Infinite: non ci sono controindicazioni.
2. Serve la prescrizione medica?
Nel pubblico sì, nel privato (come il Laboratorio ANSA) no.
3. Quanto dura l’esame?
In media 15-30 minuti.
4. Si può fare l’ecografia in presenza di pacemaker o protesi?
Sì, non c’è alcun rischio.
5. L’ecografia sostituisce altri esami radiologici?
In molti casi sì, ma non sempre: TAC e RM restano più dettagliate per certe patologie.
Conclusione

Le ecografie sono strumenti diagnostici insostituibili, fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce di moltissime patologie.
Presso il Laboratorio di Analisi ANSA, ogni esame ecografico viene eseguito con tecnologia di ultima generazione e con la professionalità di medici esperti, garantendo accuratezza, sicurezza e referti rapidi.
Prenotare un’ecografia non significa solo cercare una diagnosi, ma prendersi cura del proprio benessere.